C.S.A. Magazzino 47

IL QUESTORE DI BRESCIA ALLONTANA GLI ANTIFASCISTI DALLA CITTÀ, DUE FOGLI DI VIA PER MILITANTI DEL CENTRO SOCIALE MAGAZZINO 47

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In questi giorni la Questura di Brescia ha notificato a due militanti del centro sociale Magazzino 47 altrettanti divieti di accedere al territorio del Comune di Brescia della durata di tre anni. Il Questore, che ha firmato queste gravissime misure repressive, vuole lontani dalla loro città due ragazzi ‘colpevoli’ di essersi opposti alle ronde dei neofascisti e razzisti di Forza Nuova, che da alcuni mesi provano (senza successo) a portare guerra tra poveri, odio razziale e divisione tra gli abitanti dei quartieri popolari e interculturali che sorgono intorno a via Milano. Un provvedimento gravissimo che vuole limitare la libertà personale di questi nostri compagni, residenti in provincia, che secondo la Polizia – ancora prima che vi sia stato un processo! – non potranno più recarsi in città per i prossimi tre anni. L’accusa è quella di essersi recati presso la cosiddetta “Ambasciata” di Forza Nuova, in via Milano, per impedire l’ennesima provocazione razzista nel cuore di una zona interculturale e di aver partecipato, nei mesi precedenti, ad altre iniziative di lotta contro l’apertura di quella sede in quartiere. Mobilitazioni alle quali hanno partecipato centinaia di persone del quartiere e della città. read more

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CON LE DONNE ARGENTINE FINO ALLA VITTORIA

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Ieri sera eravamo al fianco delle donne argentine, siamo state anche noi partecipi alle centinaia di iniziative solidali in tutto il mondo.
Durante la serata della Festa di Radio Onda d’Urto siamo salite sul palco vestite con dei semplici mantelli rossi e dei cappelli bianchi, per fare riferimento alle ancelle della serie tv “The Handmaid’s Tale”. Le ragazze contraddistinte da questi abiti sono le ultime donne fertili di uno scenario distopico dove, a causa di un basso tasso di natalità, sono costrette da parte dello Stato a vivere come schiave sessuali ed incubatrici viventi senza nessuna libertà di scelta sulla propria vita e sul proprio corpo, ripetutamente violato e violentato. read more

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VIA MILANO NON VUOLE L’AMBASCIATA NEONAZISTA. VIA MILANO SOLIDALE, METICCIA, ANTIRAZZISTA.

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Forza Nuova, organizzazione neofascista e neonazista che cerca di mascherarsi dietro la definizione di “nazional popolare”, ha annunciato l’apertura di una sede nel luogo più provocatorio che potesse scegliere: nel centro di via Milano, nel cuore della zona popolare e in una delle arterie interculturali di Brescia.

Con il nome “Ambasciata” e “Casa dei Patrioti”, sperano di trovare spazio per le loro ripugnanti retoriche attraverso le “ronde per la sicurezza”, la misoginia, l’ordine sovrano, i discorsi sulla razza pura e la disciplina squadrista, con frasi demagogiche del “prima gli italiani” e “stop immigrazione”, come se questi slogan rappresentassero una reale soluzione alle condizioni di grande difficoltà in cui versano molti migranti come molte famiglie italiane, molti giovani precari, studenti, anziani e operai che, nonostante il Governo abbia chiuso i porti, hanno ancora le stesse difficoltà o lo stesso contratto di lavoro. read more

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Sul 44° anniversario della Strage di Piazza della Loggia e le bugie della stampa

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Leggiamo in questi istanti, sulle edizioni online di diversi giornali locali e nazionali, che durante il minuto di silenzio e durante gli otto rintocchi per le vittime della Strage di Piazza della Loggia, gli attivisti del Magazzino 47 avrebbero fatto cori o fischiato, mancando di rispetto alla memoria delle vittime. Nulla di più falso. Durante il minuto di silenzio il corteo da noi promosso si è avvicinato alla zona della Stele in assoluto silenzio (molto più silenzioso del resto della Piazza “ufficiale”, a dire il vero) e non appena, successivamente, sono iniziati i rintocchi, ogni coro o fischio è stato prontamente smorzato dagli stessi organizzatori della manifestazione, ovvero da noi. Indubbiamente c’è stato un confronto acceso con Manlio Milani (non è un mistero la diversa visione che abbiamo con lui rispetto all’esercizio della Memoria e la non condivisione di alcune sue scelte, come quando decise di partecipare a un dibattito organizzato dai fascisti di Casa Pound!!!) e senza dubbio abbiamo contestato la lettura delle parole inviate dal presidente della Repubblica per ricordare e sottolineare che la Strage del 28 maggio 1974 fu una strage fascista e di Stato, in cui ci fu il coinvolgimento di apparati statali, di servizi segreti italiani e statunitensi. Noi siamo certi di onorare la memoria delle vittime della Strage portando avanti, quotidianamente, la pratica dell’antifascismo e gli ideali di giustizia sociale che quel 28 maggio di 44 anni fa portò loro in Piazza. read more

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BRESCIA: SANZIONATA LA BREDA (GRUPPO LEONARDO – FINMECCANICA)

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Brescia, domenica 27 maggio: sanzionata la sede dell’azienda armiera Breda (gruppo Leonardo – Finmeccanica) da un centinaio di attiviste e attivisti della campagna di solidarietà internazionale “Sì Amo Afrin” provenienti da Brescia, Cremona, Bergamo, Pavia, Verona e Piacenza. Contro la vendita di armamenti alla Turchia del presidente-Sultano Erdogan, utilizzati per il massacro contro Afrin (Nord della Siria) e la rivoluzione del confederalismo democratico.

La Turchia vive un lungo inverno marchiato dalla violenza del presidente-Sultano Erdogan. Diritti sociali e civili cancellati, arresti di massa, centralizzazione del potere, cancellazione di qualsiasi forma di dissenso. Nel sud-est del paese, al confine con la Siria, dove si trova il Kurdistan turco, la situazione è ancora più grave: è in corso da anni un genocidio contro la popolazione curda. Se non bastasse, dal 20 gennaio scorso l’esercito di Ankara, supportato dal cosiddetto Esercito Libero Siriano, che è in realtà composto da bande jihadiste, ha allungato il suo raggio d’azione, distruzione e massacro oltre il confine siriano attaccando la città e il cantone di Afrin. Afrin, come Kobane, fa parte della Federazione Democratica della Siria del nord. Rappresenta uno dei simboli di convivenza pacifica tra popoli nati della rivoluzione confederale e dalla cacciata dello Stato Islamico (Isis). read more

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