Voglio Spazio - Difendo Magazzino47

IO VOGLIO SPAZIO. Difendo Magazzino 47

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Voglio Spazio - Difendo Magazzino47Perché voglio uno spazio liberato, che crea ed offre una socialità altra, fuori dalle logiche del mercato e del profitto.

Perché ho sogni, bisogni e desideri. Voglio uno spazio dove poter cospirare insieme.

Perché, contro la precarietà dell’esistente, voglio la sicurezza degli spazi sociali.

Perché voglio riappropriarmi del mio tempo e di ciò che mi è negato dalla quotidianità della crisi.

Perché voglio stare con chi lotta nelle scuole, nelle università e nei luoghi di lavoro rivendicando liberi saperi, reddito e welfare.

Voglio lo spazio per affermare che nessuna persona è illegale, per costruire percorsi di antirazzismo, antifascismo ed antisessismo.

“IO VOGLIO SPAZIO. Difendo Magazzino 47” è la nostra risposta alla minaccia di sfratto, con sgombero dei locali di via industriale, sempre più insistente in queste ultime settimane.

Mentre i poteri forti della città, capitanati dal vice-sindaco sceriffo Fabio Rolfi, gridano allo sgombero appellandosi alla legalità e a cavilli burocratici, mentre gli assessori della giunta si appoggiano agli avvocati dell’Aler per decretare l’abusività della nostra esistenza, noi vogliamo lanciare un segnale forte per rispondere a chi vorrebbe porre fine ad un’esperienza di espressione politica, culturale ed artistica. Siamo convinti ed affermiamo che il “sempreverde” (soprattutto quando si tratta di soffocare i movimenti) culto della legalità crolla di fronte al valore, tutt’altro che simbolico, che il Centro Sociale Magazzino 47 assume all’interno della nostra città.

Magazzino 47 da diciotto anni è luogo di aggregazione non allineata dove si incontrano ogni settimana persone di qualsiasi età.

È uno spazio nel quale si intrecciano percorsi, vissuti, storie, creando momenti di confronto e dibattito, di musica, di arte e di socialità.

È un importante punto di riferimento per chi all’interno della città-vetrina resiste e lotta ogni giorno contro le ingiustizie sociali; per chi si trova schiacciato da un lavoro precario ed è costretto a seguire tempi di lavoro impossibili; per chi, messo alle strette da una scuola-azienda che le politiche di palazzo hanno costruito, quest’anno ha riempito con la propria rabbia le strade della città; per chi, soffocato dalla crisi di governi e banchieri, lotta per il diritto ad avere un tetto sotto il quale dormire. Per chi combatte per difendere i territori dall’avanzata del cemento e dell’energia nucleare e rivendica l’esistenza di beni comuni, come l’acqua pubblica. Per i migranti che fuggono da una guerra promossa da altri in nome del profitto, che oggi più che mai subiscono il razzismo istituzionale, sfruttati, sfrattati, clandestinizzati e criminalizzati. Per quei migranti che hanno scaldato l’inverno bresciano urlando a gran voce i propri diritti.

È luogo da cui far partire la spinta per una società meticcia, libera dal pregiudizio, per promuovere antirazzismo ed antifascismo. Ed ancora: è una sede per chi vuole affrontare le questioni di genere fuori dalle dinamiche di una società sessista, intrisa di fondamentalismo cattolico.

È un luogo di incontro fisico per chi crea opposizione sociale e conflitto in città, per resistere al raìs nostrano ed alla sua cricca e lottare per confiscare subito tutti i suoi beni e restituirli a scuola, università e welfare. Avamposto per promuovere l’autogestione, la partecipazione dal basso e rifiutare le politiche istituzionali della casta politica continuando ostinatamente a ribadire: “Que se vayan todos!”.

È un importante spazio di libertà nella città dei divieti e del “tutto proibito” creata dall’attuale giunta di sindaci, vice-sindaci ed assessori sceriffo.

Questi sono solo alcuni dei motivi che rendono fondamentale l’esistenza di Magazzino 47 e, ne siamo sicuri, sono le ragioni per cui la sua stessa esistenza risulta scomoda a chi oggi ci attacca.

Alla minaccia di sfratto e sgombero rispondiamo con una promessa rivolta a coloro che insistono nel volerci tappare la bocca: difenderemo Magazzino 47 fino all’ultimo respiro.

NOI VOGLIAMO SPAZIO. DIFENDIAMO MAGAZZINO47. DIFENDIAMO GLI SPAZI SOCIALI.

C.S.A MAGAZZINO 47

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