Magazzino 47

Consigli a “porte chiuse”…E finisce il tempo del consenso

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settemaggiodue

La sfida ora è fare in modo che sulla difensiva da adesso siano costretti a restarci sempre loro. E se le istituzioni della democrazia liberale, neoliberista, che han sempre puntato sul consenso più o meno passivo, impongono tagli, sacrifici ed austerity e poi si rinchiudono nei palazzi, incapaci di dare qualsiasi giustificazione credibile, vuol dire quanto meno che il percorso intrapreso è quello giusto.

Il 7 Maggio in occasione dell’ennesimo consiglio comunale chiamato a votare tagli alle spese sociali ed ai servizi, dal trasporto pubblico al diritto allo studio, quella bresciana è una piazza che attacca. E’ viva e motivata, lungi dal portare testimonianza, lancia messaggi di resistenza.
La mobilitazione era stata annunciata già durante il corteo antagonista del primo Maggio; partecipano molti studenti, autisti della Brescia Trasporti, precari della scuola, operatori dei servizi sociali (dipendenti del comune, da qualche mese sul piede di guerra).

In circa mezz’ora a partire dalle 17 il porticato di Palazzo Loggia è popolato da più di 150 persone che compongono un presidio rumoroso, con trombette, molti slogan e diversi striscioni contro i tagli ai servizi e contro le politiche di austerity che dal nazionale calano la propria mannaia anche su Brescia. L’intenzione della manifestazione è da subito quella di portare le proprie istanze fin dentro l’aula dove si sta svolgendo il consiglio comunale. Evidentemente un obiettivo incompatibile con la volontà della giunta comunale: il portone del palazzo è ben difeso da un reparto misto di Carabinieri e Polizia in assetto antisommossa.
Nessun confronto con la piazza; la distanza ormai incolmabile e in continua espansione tra cittadini ed istituzioni è coperta e tutelata da caschi, scudi e manganelli.

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A Brescia un primo maggio che apre allo sciopero globale

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Che in questa fase non ci sia nulla da festeggiare, nemmeno il Primo Maggio, è evidentemente chiaro. Nessuna sorpresa quindi, ma di certo una buona dose di entusiasmo, per uno spezzone “dell’opposizione sociale” così partecipato. Uno spezzone che parla un linguaggio ed agisce pratiche completamente differenti da quelli dei sindacati della concertazione; uno spezzone che ha tra le proprie parole d’ordine quelle della riappropriazione e del conflitto; una prima mobilitazione che annuncia un calendario fitto di iniziative in occasione di Global Strike, “i venti giorni che sconvolgeranno il mondo”. Annuncia un Maggio che quest’anno a Brescia non sarà il miglior palcoscenico possibile per le Mille Miglia, il gran galà della città che conta.

Nel corteo trova spazio una composizione estremamente varia, che comprende ogni comparto sul quale si abbattono il meccanismo del debito e la logica dei sacrifici e dell’austerity.

Ci sono tanti studenti, ci sono lavoratori e genitori delle scuole medie ed elementari autoconvocati in un comitato di recente formazione, ci sono gli operatori sociali del comune, i migranti, il comitato provinciale contro gli sfratti e per il diritto all’abitare. Tutte realtà che hanno fatto una scelta precisa sfilando dietro allo striscione “Per un maggio di lotta contro debito, sacrifici e austerity. Global Strike!”.

Questo da il segno di una rabbia che monta insieme alla mannaia dei tagli ai servizi pubblici, ai posti di lavoro, alla cultura, dettati dalle politiche di austerity, che la giunta comunale di Brescia sta attuando in maniera esemplare. Una rabbia che i sindacati non possono e nè vogliono accogliere, e che diventa immediatamente voglia di scendere in piazza, di riprendersi le strade per determinare in prima persona, da subito, senza mediazioni, il proprio futuro.

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PER UN PRIMO MAGGIO DI ANTAGONISMO E OPPOSIZIONE SOCIALE! Verso lo sciopero globale di Maggio…

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CONTROCRISI,DEBITO,AUSTERITY…GLOBALSTRIKE!

PERUNPRIMOMAGGIODIANTAGONISMOEOPPOSIZIONESOCIALE!

…VersoloscioperoglobalediMaggio…

Nelle metropoli governate dalla crisi, dal debito e dalle politiche di austerity, nell’Europa strozzata dai governi “tecnici” mandati dalla Banca Centrale Europea perché facciano “tornare i conti” a spese dei soliti; chi da sempre paga il conto ora si muove verso un Maggio di opposizione sociale alla crisi, al capitalismo, al neoliberismo: da un Primo Maggio quest’anno particolarmente significativo, persino negli USA, fino al fine settimana che ruota intorno ad “Occupy Frankfurth” (il 19), passando per le accampade spagnole del movimento 15M. read more

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NO TAV – BRESCIA

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OGGI 11 APRILE
ORE 18 PIAZZALE STAZIONE FS

Brescia risponde all’appello del movimento NO TAV della Val di Susa per un 11 Aprile di lotta in ogni città!

Diffondere la resistenza, generalizzare la lotta nei territori…
Contro la TAV, contro il governo Monti, il suo attacco alle condizioni di vita e i suoi sprechi di denaro pubblico.
PER LE NOSTRE VITE E PER I BENI COMUNI!!

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15 Aprile: Come si arriva alla crisi? Qual’è il merccanismo del debito?

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Primo appuntamento del ciclo d’incontri “Debt Generation

Dalle ore 17.30:  Genesi di una prospettiva tutt’altro che scontata. La proposta dell’audit sul debito.

Con Andrea Fumagalli docente di Economia all’università di Pavia e collaboratore di Radio Onda d’Urto.

Accompagna l’incontro un aperitivo con ricco buffet.

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