Primo maggio – FERMARE LA GUERRA SUBITO!
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Centro Sociale Autogestito
Giovedì 24 febbraio l’esercito russo ha iniziato l’invasione dell’Ucraina, dando il via alla guerra che da una settimana sta portando morte e distruzione in tutte le regioni del paese.
Come accade in tutte le guerre tra stati – che perseguono gli interessi economici e geopolitici di pochi – a pagare terribili costi umani, sociali, economici ed ecologici è la gente comune, in particolare le fasce più deboli e povere della popolazione.
In questi giorni, davanti alle immagini delle abitazioni colpite dalle bombe, dei carri armati che avanzano, dei cadaveri a terra e delle centinaia di migliaia di persone in fuga, la priorità può essere soltanto una: immediato stop alla guerra in favore di una soluzione diplomatica e politica delle tensioni nell’area.
Pensiamo che la prima posizione da prendere sia quella della solidarietà tra i popoli: a fianco delle donne e degli uomini che in Ucraina subiscono le drammatiche conseguenze della guerra, a fianco delle migliaia di persone che in questi giorni, in Russia, stanno manifestando con coraggio la propria contrarietà a questa guerra, a costo della loro libertà.
Seguendo questo principio, nel mondo, in Italia e anche a Brescia tante persone si stanno muovendo non solo per chiedere un cessate il fuoco immediato, ma per far arrivare aiuti materiali di vario genere a chi sta pagando il prezzo più alto dell’ennesima guerra. Anche noi vogliamo fare la nostra parte.
Per questo, venerdì 4 marzo e venerdì 11 marzo, durante il Mercato 47, dalle 16 alle 20, raccoglieremo fondi, viveri e beni di prima necessità per chi si trova sotto assedio in Ucraina e per chi ha dovuto lasciare il paese. Chi volesse contribuire a questo gesto di solidarietà concreta contro la guerra può portare medicinali o materiale sanitario (paracetamolo, ibuprofene, antidolorifici, antiepiretici, kit di primo soccorso, bende, garze, guanti, mascherine) e cibo a lunga conservazione (cibo in scatola, pasta, riso, ecc).
Una volta raccolto il materiale, ci occuperemo di organizzarlo e consegnarlo alle reti di solidarietà attivate dalla comunità ucraina di Brescia e ad altri canali umanitari rivolti alla popolazione civile.
Quasi due anni fa, nel gennaio 2020, il Covid-19 si è presentato al mondo e da lì a poco ci siamo trovatə in una pandemia che dura tuttora. La pandemia ha mostrato una volta di più la spietatezza del modello di sviluppo capitalista e neoliberista, evidenziando come nel sistema economico e sociale in cui viviamo la salute delle persone viene ben dopo i profitti del capitale, smascherando non solo le criticità – preesistenti – del sistema sanitario, ma in generale la violenza di un’organizzazione sociale, politica ed economica che non è più sostenibile né tollerabile. Allo stesso tempo, l’emergenza sanitaria ha messo e sta mettendo a dura prova anche la tenuta delle organizzazioni politiche di base e la loro capacità di proporre un’alternativa. Per quanto riguarda la nostra, l’abbiamo sentita inadatta e insufficiente. Dunque, pensiamo che quel “non vogliamo tornare alla normalità” che facevamo nostro un anno e mezzo fa debba valere innanzitutto per noi.
Questa mattina, insieme a tantissime realtà del territorio cittadino bresciano, davanti all’Ospedali Civile di Brescia abbiamo presentato “Non sta andando tutto bene – Dossier collettivo sulla pandemia nel Bresciano”, un libro bianco che potete leggere e scaricare gratuitamente a questo link: https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2020/07/DossierBresciano_Non-sta-andando-tutto-bene.pdf
Una memoria viva di quello che è accaduto e di quello che si sta prospettando, tra una crisi sociale senza precedenti e scelte politiche di Regione Lombardia e Governo, per non tornare alla normalità di prima e pretendere tutte e tutti insieme salute, lavoro, reddito, giustizia sociale e ambientale come punti cardine della normalità che vogliamo.