A OGNI FORMA DI REPRESSIONE RISPONDIAMO CON LA LOTTA – SABATO 18 GENNAIO 2025: PRESIDIO SOTTO LA QUESTURA

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Lunedì mattina, attivistə di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione hanno denunciato davanti all’azienda bellica Leonardo spa di Brescia la complicità tutta made in Italy nel genocidio del popolo palestinese attraverso la vendita a Israele di tecnologie militari che escono direttamente dai cancelli di via Lunga 2. Lo hanno fatto attraverso un blocco pacifico per fermare il passaggio di camion che armano l’esercito di Israele, Turchia e di tanti altri Paesi protagonisti dei maggiori conflitti in corso e della pulizia etnica dei popoli che resistono e lottano per la loro autodeterminazione. Un’azione di denuncia nei confronti dell’Italia e del suo governo che investe sulla spesa militare e trae profitto dai crimini di guerra, a scapito di investimenti su sanità, scuola e messa in sicurezza dei territori. 

La risposta a tutto questo è stata ancora una volta la REPRESSIONE DEL DISSENSO. Tutte le persone partecipi all’iniziativa senza opporre resistenza sono state caricate una a una nelle auto delle forze dell’ordine e portate alla questura di Brescia per essere identificate nonostante fossero già stati forniti i documenti. Dal comunicato di XR apprendiamo che dopo oltre 7 ore di fermo, 23 attivistə sono statə rilasciatə con denunce “per “radunata sediziosa” (art 655 cp) per la sola partecipazione ad una manifestazione nonviolenta di dissenso, “accensioni ed esplosioni pericolose” (art. 703 cp) per aver acceso un fumogeno, per “imbrattamento” (art. 639 cp) per aver scritto Palestina Libera su un muro, e per “concorso morale” (art. 112 cp) per essere stati semplicemente presenti. Alcuni di loro sono stati denunciati anche per “manifestazione non preavvisata” (art. 18 TULPS) perché hanno mediato con le forze dell’ordine per evitare tensioni e sono state arbitrariamente definite “promotrici della manifestazione”. Altri, invece, sono stati espulsi da Brescia con dei fogli di via obbligatori, una misura di prevenzione del codice antimafia.”

E se già questo non bastasse, attraverso un video un attivistə di XR ha poi denunciato anche gravi abusi della polizia che si sono svolti all’interno delle mura della questura di Brescia: ”molte delle persone identificate come donne sono state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe, trattamento non riservato alle persone di sesso maschile.”

Questo è il clima securitario e repressivo alimentato dal governo Meloni che minaccia il diritto di manifestare soffocando ogni forma di dissenso e di lotta solidale e collettiva contro le ingiustizie sociali e che vediamo proposto sempre più anche nella nostra città. Lo abbiamo visto con le continue cariche della polizia ai cortei e alle mobilitazioni di piazza che vedono la partecipazione di studenti, lavoratoratori e lavoratrici, persone migranti che denunciano il genocidio in Palestina, le condizioni di lavoro precarie e di sfruttamento, la povertà crescente di chi sta ai margini della società, lo sfruttamento di risorse a scapito di una sicurezza ecoclimatica, la militarizzazione nelle scuole e nelle piazze in nome della sicurezza e del decoro. Il ddl 1236 (ex 1660) proposto dall’attuale governo è il chiaro intento di voler mettere a tacere una volta per tutte il conflitto sociale, dando maggiore agibilità alla polizia e agli abusi in divisa. 

Non possiamo tollerare che queste politiche securitarie passino sotto silenzio anche a partire dalla nostra città. Ciò che è successo nelle ultime settimane – dalle cariche della polizia del 28 dicembre contro un presidio antifascista in Piazza Vittoria, fino alla repressione sprositata e agli abusi in questura sullə attivistə che ieri mattina hanno manifestato contro la fabbrica di morte Leonardo – va condannato senza alcuna retorica e richiede una risposta determinata: contro ogni forma di repressione fascista risponderemo sempre con la lotta e faremo opposizione sociale.

Per questo, sabato 18 gennaio alle 15.30 ci ritroveremo sotto la Questura di via Sandro Botticelli per un presidio di denuncia contro gli abusi della polizia e in solidarietà a tuttə lə attivistə di XR che ieri hanno subito un trattamento intollerabile per aver manifestato in maniera pacifica in solidarietà con la Palestina e contro i crimini di Israele. Insieme rispondiamo all’avanzata autoritaria del governo, fermiamo il ddl repressione.

C.S.A. Magazzino 47 – Associazione Diritti per tutti – Collettivo onda studentesca

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