Non è sicurezza, è repressione! No al ddl 1660, no alle zone rosse

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Lo chiamano DDL “sicurezza”. È il disegno di legge che il governo ha portato in parlamento per trasformare in reato penale e sovversione da reprimere le battaglie civili e le lotte sociali, il dissenso e la stessa libertà di manifestare.
Il DDL “sicurezza” impatta le nostre vite cambiando in senso autoritario il rapporto tra cittadine/i e potere istituzionale. Colpisce chi difende il diritto all’abitare e chi lotta per la giustizia climatica. Attacca chi sciopera nel lavoro, chi si mobilita nelle scuole e università. Criminalizza le persone marginalizzate. Inasprisce il razzismo istituzionale verso le persone migranti, per le quali, fra l’altro, l’ottenimento e il rinnovo dei permessi di soggiorno sono già ora sempre più difficili, anche a Brescia.
Il suo impianto reazionario si combina anche con l’idea governativa di restaurare l’ordine tradizionale dei ruoli di genere, di comprimere l’autodeterminazione delle donne e delle soggettività non conformi, la libertà di scelta sul proprio corpo.
Non è la società quel che il DDL vuole mettere al sicuro, ma le sue ingiustizie, lo sfruttamento, il razzismo, il patriarcato. La società il DDL mira invece a disgregarla, inventando nemici pubblici per non dare risposta ai problemi concreti e comuni ad ampi settori della popolazione: casa, crisi aziendali, salari e inflazione, precarietà, emergenza climatica, violenza patriarcale. La guerra e i suoi costi umani, sociali e ambientali, che in Palestina ammontano al genocidio compiuto da Israele con la complicità dell’Occidente.

La deriva autoritaria che il governo vuole accelerare e consolidare porta con sé anche altri provvedimenti, come l’istituzione nelle città delle cosiddette “zone rosse”, cioè di spazi pubblici vietati all’accesso di persone che prefetture e forze dell’ordine indichino a propria discrezione come potenzialmente pericolose. Come il DDL “sicurezza”, anche le zone rosse puntano a ridurre le questioni sociali a problemi di ordine pubblico, da trattare limitando le libertà comuni e ampliando i poteri della polizia.
Anch’esse impongono come norma ordinaria una logica di esclusione preventiva, che compromette infine lo stesso diritto a manifestare. Una logica che, peraltro, non è una novità assoluta se, ad esempio, anche a Brescia da anni lo svolgimento di manifestazioni sociali e politiche che pure abbiano una chiara connotazione democratica e antifascista, viene sistematicamente vietato in luoghi molto significativi della città, così trasformati – persino Piazza Loggia – in una sorta di zona rossa di fatto, dentro la quale possono dettare legge le attività commerciali e il flusso continuo della mercificazione privata della socialità e dello spazio pubblico.

Il percorso parlamentare di approvazione del DDL è giunto alla fase finale. Per esprimere un rifiuto forte e chiaro verso questa legge e la complessiva torsione autoritaria delle istituzioni, è necessaria anche a Brescia la più ampia convergenza in una nuova mobilitazione dal basso, che coinvolga singole persone, organizzazioni sociali, associazioni, movimenti, forze politiche e sindacali. Una mobilitazione che fondi la propria legittimità sulla giustizia sociale e la solidarietà, sulla lotta alle disuguaglianze e la resistenza alle politiche di impoverimento e precarizzazione.Che insomma metta al centro il valore irrinunciabile della democrazia antifascista come prodotto storico delle lotte popolari e come concreta affermazione dei diritti e delle libertà comuni, a fronte dello strapotere delle oligarchie capitalistiche, dei loro insaziabili privilegi, della congiunzione fra i loro interessi e le destre ultraconservatrici al governo.

MANIFESTAZIONE sabato 22 febbraio 2025 ore 15.30
Piazza della Loggia – Brescia

Promuove L’ASSEMBLEA NO DDL SICUREZZA, a cui aderiscono:
C.S.A. Magazzino 47
Associazione Diritti per tutti
Collettivo Onda Studentesca
Collettivo Tartaglia Olivieri
Collettivo De Andrè
Fabi (Federazione delle associazioni bresciane per l’immigrazione)
Potere al Popolo
Unione Sindacale di Base
Sinistra anticapitalista
Collettivo Linea rossa
Associazione Italia-Cuba Bassa Bresciana
Collettivo 5.37
Rifondazione Comunista
Giovani comunisti
Collettivo Gardesano Autonomo
Giovani Palestinesi d’Italia Brescia
ANPI – Sezione Caduti di Piazza Rovetta
Osservatorio democratico sulle nuove destre – Azione antifascista Brescia
Brescia Pride
Coordinamento democrazia costituzionale Brescia
Confederazione Cobas
Cub Brescia
Studenti Per – UdU Brescia
Partito Comunista Italiano
C.S. 28 Maggio
Collettivo NN
Ciurma Pastafariana Brescia
Brescia antispecista
Coordinamento per la Palestina Brescia

Possibile
Associazione Via Milano 59
Presidio 9 agosto
Appel
Basta veleni
Ape Brescia
Assenze ingiustificate
Lac – Lega per l’abolizione della caccia
Partito dei CARC
Associazione di amicizia Italia-Palestina

Per ulteriori adesioni scrivere a: stopddl.brescia@gmail.com

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