Magazzino 47

CHI DECIDE SULLA CITTÀ? NO ALLA MERIDIANA IN PIAZZA ROVETTA

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LARGO FORMENTONE

Una notista degli anni Trenta descrisse così la situazione di fine Ottocento: “Vicino alla Loggia prendendo verso nord attraverso vicoli strettissimi, tra case miserabili si sbucava nel famigerato quartiere di Rossovere. Il Garza scendeva scoperto da Porta Pile, un ponte stretto disimpegnava il transito in senso mattina-sera e nell’attuale spazio che il popolo chiama piazza Rovetta era allora un groviglio di catapecchie e di vicoli sordidi. Nei pressi dell’attuale via Capriolo vi era un dedalo di vicolacci brevi, bui, lerci, contorti, ove appena si poteva passare a piedi […]. Un tanfo esalava, specialmente d’estate dalla sporcizia delle straduncole sconnesse e dalle persone che vi bivaccavano.” (Robecchi F., Floride botteghe artigiane sui corsid’acqua e con la copertura dei canali inizia la decadenza, in Assessorato ai beni e alle attività culturali (a cura di), Il quartiere Carmine,1989, pag. 20). read more

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QUANDO LA TESTIMONIANZA DI UN FASCISTA VALE PIU’ DI TESTIMONIANZE E VIDEO.

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antifaPer il Tribunale di Brescia la testimonianza di un giovane dichiaratamente fascista vale più di una prova video e di una testimonianza genuina e super partes. E’ quanto stabilito oggi, lunedì 2 maggio 2016, dalla vergognosa sentenza di condanna contro due militanti antifascisti e antagonisti bresciani, accusati di aggressione e lesioni ai danni di uno studente appartenente alla formazione giovanile del partito neofascista Forza Nuova (Lotta Studentesca), con riferimento ai fatti del 26 marzo 2013. Questa sentenza è stata emessa basandosi esclusivamente sulle testimonianze e sui riconoscimenti tendenziosi – oltre che confusionari e contraddittori – del neofascista e di alcuni suoi compagni di scuola dell’epoca. Addirittura i testimoni amici del giovane fascista avevano escluso in sede processuale il riconoscimento di uno dei due condannati, mentre per l’altra condannata avevano descitto una presenza marginale sul luogo della presunta aggressione. A scagionare uno degli imputati, invece, un video di sorveglianza che lo rappresenta intento a fare colazione in un bar nell’orario dei fatti, oltre che la testimonianza diretta dell’allora titolare del locale.
Ancora una volta, senza prove chiare e schiaccianti, la magistratura e le forze dell’ordine si fanno garanti della difesa e della legittimazione di chi fomenta impunemente odio razziale nelle nostre città, punendo e condannando chi ogni giorno si batte per i valori della solidarietà, dell’antifascismo e dell’antirazzismo. read more

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CASSIANI E’ UNA MERDA?

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cassiani merdaQuesta mattina [giovedì 31 marzo 2016] ben 6 agenti della DIGOS della Questura di Brescia hanno fatto irruzione all’interno dell’hotel Alabarda occupato per perquisire la stanza in cui vive un compagno reo, secondo gli inquirenti, di aver vergato la scritta “Cassiani sei una merda” all’esterno del Palagiustizia. Ebbene sì: una perquisizione, con tanto di fermo e sequestro di alcuni indumenti, per una scritta sul muro (che per quanto si sappia, tra l’altro, potrebbe aver tracciato chiunque). Un’operazione di Polizia, che i media ci raccontano impegnata nelle ricerche del jihadista della porta accanto e dei covi dell’Isis nella nostra provincia, per soddisfare i capricci di un Pm, il dottor Ambrogio Cassiani, forse stupito dalla scarsa simpatia che ha saputo generare intorno alla propria persona – a forza di costruire strampalati quanto pericolosi teoremi accusatori, di insultare, di sbeffeggiare chi osa opporsi all’ingiustizia sociale dell’esistente – o forse innervosito per le assoluzioni continue – “perchè il fatto non sussiste” – degli imputati che vorrebbe vedere un giorno dietro le sbarre e privati della propria agibilità fisica e politica. read more

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Comunicato di solidarietà a compagne e compagni di Torino

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Questa mattina l’ennesima infame operazione repressiva ha colpito 7 student* del Collettivo Universitario Autonomo di Torino. Sei di loro sono attualmente agli arresti domiciliari, per una compagna è stato invece disposto l’obbligo di firma. I reati contestati riguardano i fatti avvenuti questo autunno quando, in seguito alle provocazioni dei neofascisti del FUAN e di altre organizzazioni razziste e xenofobe come il MUP, decine di studenti e studentesse si ripresero gli spazi della propria università dimostrando con determinazione il rifiuto della presenza di questi personaggi nel campus Luigi Einaudi. Corpi estranei rispetto all’Università le cui comparsate sono sempre scortate e ben protette da reparti celere, DIGOS e conseguente militarizzazione dell’ateneo. read more

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RESPINTA AGGRESSIONE FASCISTA AL CIRCOLO DI RADIO ONDA D’URTO

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circolo radioCOMUNICATO STAMPA

BRESCIA, SABATO 12 MARZO 2016.

Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 marzo 2016, dopo le 01.00, un gruppo di circa 20 fascisti ha tentato di aggredire le frequentatrici e i frequentatori del Circolo di Radio Onda d’Urto in via Battaglie 29/a, nel quartiere del Carmine, a Brescia.

Hanno trovato però l’immediata reazione di circa 20 avventori, presenti a una serata promossa all’interno delle iniziative antifasciste “Carmine Resistente”, nello specifico organizzata, in questo caso, dalla RASH Brescia (movimento internazionale che unisce gli skinhead comunisti e anarchici). read more

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