Questa mattina [giovedì 31 marzo 2016] ben 6 agenti della DIGOS della Questura di Brescia hanno fatto irruzione all’interno dell’hotel Alabarda occupato per perquisire la stanza in cui vive un compagno reo, secondo gli inquirenti, di aver vergato la scritta “Cassiani sei una merda” all’esterno del Palagiustizia. Ebbene sì: una perquisizione, con tanto di fermo e sequestro di alcuni indumenti, per una scritta sul muro (che per quanto si sappia, tra l’altro, potrebbe aver tracciato chiunque). Un’operazione di Polizia, che i media ci raccontano impegnata nelle ricerche del jihadista della porta accanto e dei covi dell’Isis nella nostra provincia, per soddisfare i capricci di un Pm, il dottor Ambrogio Cassiani, forse stupito dalla scarsa simpatia che ha saputo generare intorno alla propria persona – a forza di costruire strampalati quanto pericolosi teoremi accusatori, di insultare, di sbeffeggiare chi osa opporsi all’ingiustizia sociale dell’esistente – o forse innervosito per le assoluzioni continue – “perchè il fatto non sussiste” – degli imputati che vorrebbe vedere un giorno dietro le sbarre e privati della propria agibilità fisica e politica.
Cassiani è espressione giuridica di un sistema politico, economico e sociale di merda. Un sistema che mette i profitti e gli interessi dei privati davanti ai bisogni delle persone, la conservazione dell’esistente davanti a tutto, colpendo con ogni mezzo necessario (spesso anche con una buona dose di fantasia e con poca professionalità) e mettendo continuamente a rischio la libertà personale di chi ha scelto di lottare per un mondo migliore.
Cassiani sogna di essere un supereroe mandato contro i movimenti per punire e intimidire chi si mostra incompatibile, non allineato, ribelle. Invece è la guardia giurata di chi vuol continuare a condurre affari sporchi e speculazioni sulla pelle della gente.
Cassiani è ossessionato dalle lotte. E’ tormentato da chi non si arrende alla povertà, alla miseria, al razzismo, all’emarginazione, alla solitudine. Da chi lotta per la casa, per il reddito, per i diritti, contro la precarietà e lo sfruttamento.
Qualcuno, nell’immediatezza della comunicazione murale, definisce Cassiani una merda e a noi che qualcuno si senta di assegnare questo appellattivo al PM con l’elmetto non stupisce affatto.
CSA Magazzino 47
Associazione Diritti per tutti
Kollettivo Studenti in Lotta