Magazzino 47

20 ANNI DI ANTAGONISMO! Comunicato Stampa + Programma

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novembreSolo quest’estate, in Agosto, durante un’altra riuscitissima edizione della festa di Radio Onda d’Urto,  leggevamo sui quotidiani locali di “antagonisti con i capelli brizzolati”, di possibili micce spente e conflitti disinnescati, di un certo feeling con le istituzioni, e molte altre analisi ammiccanti ad un possibile allineamento degli autonomi bresciani…
Tutto questo a seguito della partecipazione di due componenti della giunta comunale ad altrettanti dibattiti durante la Festa ed in riferimento alle trattative in corso, ormai da oltre un anno, riguardanti lo stabile che dal 1993 è il centro sociale autogestito Magazzino 47.

Sì, dal 1993, dal Novembre di quell’anno. Ed è proprio in occasione di questo ventesimo compleanno che vogliamo

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#19OTTOBRE: PARTENZE DA BRESCIA PER LA SOLLEVAZIONE GENERALE DI ROMA

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19ottobreGiornata di sollevazione generale del #19ottobre a Roma con assedio ai palazzi dell’austerity.

Un’unica grande opera: casa, diritti e reddito per tutte e tutti!

PARTENZE DA BRESCIA – csa Magazzino 47, Kollettivo Studenti in Lotta, Collettivo Universitario Autonomo, Associazione Diritti per Tutti, organizzano la trasferta a Roma per partecipazione di sabato #19ottobre a Roma.

La trasferta avverrà CON il treno E CON i pullman.

La trasferta CON il TRENO e pensata per chi vorrà tornare da ROMA domenica partecipando così alla lunga serata di assedio all’austerity. read more

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SOLIDALI E COMPLICI CON GLI IMPUTATI DEL PROCESSO PER I FATTI DEL 28 MAGGIO 2012: INFEROCITI CONTRO LE INGIUSTIZIE SOCIALI.

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piazza-loggiaPresso il Tribunale di Brescia è in corso un processo a carico di 18 militanti di diverse realtà antagoniste. Diciotto persone che negli ultimi anni hanno contribuito a rendere Brescia una città che vive le strade e le piazze, che lotta per i diritti sociali, che alza la testa contro lo sfruttamento, il razzismo e le politiche lacrime e sangue. Il processo si riferisce ai fatti del 28 Maggio 2012 avvenuti in città: in quell’occasione, con giustificazioni inaccettabili e pretestuose quali la presunta incapienza della piazza, la Questura vietò al corteo antagonista e antifascista di raggiungere Piazza della Loggia, dove si svolgeva la commemorazione ufficiale della strage fascista e di Stato del 1974. Il corteo, deciso ad affermare il proprio diritto a partecipare ad una giornata così importante per la nostra città ed a contestare l’allora ministro degli interni Anna Maria Cancellieri presente in piazza per l’occasione, dichiarò da subito di non accettare questo divieto; per questo motivo la Questura ordinò due volte ai reparti celere di caricare la manifestazione, composta prevalentemente da giovani e giovanissimi: prima con una carica molto violenta in corso Matteotti, sul percorso autorizzato; dopo in largo Formentone, all’imbocco di piazza Loggia, dove uno sbarramento di Polizia, Carabinieri e transenne cerca invano di impedire il passaggio al corteo.

Una ricostruzione assolutamente falsa della giornata, costruita ad hoc dagli agenti della DIGOS, e l’appoggio della procura della Repubblica, hanno reso possibile l’inizio delle udienze preliminari di questo iter giudiziario.

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CORTEO ANTIFASCISTA E ANTAGONISTA

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977598_606071399411488_1945388947_o28 maggio 1974 – 28 maggio 2013
E’ SEMPRE RESISTENZA!

Sono passati 39 anni da quel 28 maggio 1974 quando la bomba neofascista esplose in Piazza della Loggia, durante un comizio antifascista indetto dai sindacati confederali e dal comitato unitario antifascista; ordigno che uccise 8 persone e ne ferì 102. Una strage, come le altre che caratterizzarono la “Strategia della tensione” con cui lo Stato voleva colpire a morte i movimenti anticapitalisti e antifascisti che in quegli anni mettevano in seria discussione il potere costituito. Alcuni colpevoli hanno avuto l’assoluzione proprio l’anno scorso e la maggior parte di questi non sono mai stati indagati; del resto non ci siamo mai fatti illusioni e non speriamo nella giustizia dei tribunali di Stato, la storia ha già decretato i colpevoli: la strage, come quella di piazza Fontana e tutte le altre di quegli anni, fu fascista, di Stato e della Nato.

Nel 2013 le lotte che erano in piazza quel mattino, proseguno. Siamo ormai al quinto anno di crisi globale e l’uscita da questa sembra solo un miraggio del neoliberismo che intanto continua a far pesare sulle fasce più povere politiche di austerity, tagli, sacrifici. Il “nuovo” governissimo PDL – PD non è altro che la conferma di questa rotta distruttiva per le condizioni di vita di student*, precar*, migrant*, disoccupat* o per chi con i denti difende il proprio territorio dalle speculazioni e dall’inquinamento.

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“LA CACCIATA DI SILVIO”. Riflessioni a margine

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berluA margine. Ma soprattutto dai margini.

Perchè se la narrazione mediatica e politica ha repentinamente delimitato la contestazione al leader Pdl Silvio Berlusconi alla manifestazione dei “soliti centri sociali”, a noi sembra, oltre che una bugia, più che altro una comoda semplificazione; proviamo dunque a cogliere, almeno in parte, la complessità di quanto accaduto con un paio di riflessioni.

Dicevamo “dai margini” perchè la piazza che ha coperto di fischi la cricca di Berlusconi non è stata affatto quella descritta, come del resto spesso accade: è fuori di dubbio che molti di noi hanno attraversato la contestazione, ma è altrettanto sicuro che nessuno l’abbia convocata né tantomeno coordinata. E’ evidente che la descrizione più comoda e facile di quanto accaduto sia allo stesso tempo la più falsa e grossolana. Troppo facile ascrivere una piazza rabbiosa, combattiva e soprattutto spontanea, oltre che partecipata da centinaia e centinaia di persone, al solito rumoroso passatempo dei ricorrenti, agitati, avventurosi e famosi giovani dei centri sociali. Chi scrive o dichiara questo (dalla stampa al sindaco Adriano Paroli), ne siamo certi, ha in realtà la situazione ben chiara.

Se così non fosse, cerchiamo di descrivere noi quella piazza.

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