15-22G BRESCIA SI SOLLEVA!

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Perchè nella Brescia che si mostra ricca, industriale ed in continua espansione, in un anno vengono ordinati oltre 2300 sfratti a fronte di alcune decine di migliaia tra abitazioni ed edifici lasciati vuoti, sfitti, inutilizzati tra città e provincia (solo in città circa 5000).

Perchè per affrontare questa situazione l’amministrazione PD di Brescia ha pensato bene di mettere in vendita 16 abitazioni di proprietà comunale e di procedere in direzione della privatizzazione pressochè totale di A2A (multiutility che gestisce acqua, luce e gas).

Perchè nel decreto Milleproroghe del governo Letta è contenuta una vera e propria presa in giro che non risolverà minimamente i problemi di chi, a causa di una crisi che non ha causato né deciso, rischia concretamente di essere sbattuto in mezzo alla strada per non essere più in grado di pagare l’affitto.

Perchè lo stesso governo dei larghi inciuci continua sulla litania dei precedenti: da questa difficile situazione economica si esce imponendo  rigore, sacrifici, precarietà, devastazione e saccheggio dei territori per la realizzazione di inutili e costose grandi opere. Togliendo all’istruzione, alla sanità, ai servizi pubblici… Lo chiede l’Europa.

Perchè questa difficile situazione economica è voluta e causata dalle governance finanziarie, dal potere economico e politico che preserva un neoliberismo che non può più essere il modello di sviluppo imposto a tutte e tutti.

Perchè la disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è giunta a percentuali in grado di infrangere a breve qualsiasi massimo storico.

Perchè nel frattempo chi ci governa, sempre più illegittimamente e sempre più distante dalla quotidianità della crisi che siamo costretti a vivere, studia nuove riforme con le quali dare il colpo di grazia a quei pochi ed insufficienti diritti che ad oggi esistono sui posti di lavoro.

Perchè nel settore della logistica, ed in molti altri, lavoratori e lavoratrici delle cooperative non conoscono nemmeno la parola “diritti” e vivono una condizione di schiavismo e ricattabilità assoluta.

Perchè mentre lo Stato sperpera ben più di 20 miliardi di euro per imporre la costruzione della tratta TAV Torino-Lione in Val di Susa, nelle scuole italiane si muore a causa delle strutture fatiscenti e pericolanti; il diritto allo studio universitario non esiste più così come una proposta formativa che non sia propedeutica al meccanismo della precarietà e della flessibilità; a chi lavora nel mondo della formazione, con contratti precari, capita di non percepire il proprio stipendio per mesi.

Perchè questo spreco di denaro pubblico quest’anno arriva anche nella nostra città, con i cantieri della tratta Treviglio-Brescia (costo stimato: 2 miliardi di euro. La Legge di Stabilità ha invece messo a disposizione 1 milione e 300.000 euro solo per il progetto della tratta Brescia – Verona).

Perchè ai tempi dei tagli dei treni regionali, delle Frecce, dell’abolizione sfrontata di ogni parvenza di trasporto pubblico ed accessibile, la giunta Del Bono e Brescia Mobilità han pensato bene di alzare, ancora una volta, il prezzo di biglietti ed abbonamenti di Bus e Metropolitana.

Perchè in una città inquinata da qualsiasi sostanza cancerogena (tra i casi più noti pcb, cromo esavalente, diossina) si decide di aumentare la quantità di rifiuti che verranno bruciati nel termovalorizzatore (il più grande d’Europa, per uno tra i territori più inquinati d’Europa), ampliandone la zona di provenienza.

Perchè chi versa lacrime di coccodrillo per i morti in mare non ha ancora abrogato la legge Bossi-Fini ed il meccanismo che crea sfruttamento e clandestini da rinchiudere in veri e propri lager di Stato: i CIE.

Perchè abbiamo imparato, con forza sempre maggiore a partire dall’assedio del 19 Ottobre a Roma, che solo tramite percorsi collettivi e conflittuali possiamo riprenderci le nostre vite ed il nostro tempo, presente e futuro. Che la sollevazione è un’attitudine quotidiana. Che solo insieme possiamo costruire la forza con la quale sottrarre spazi al ricatto del debito, allo sfruttamento, alla precarietà. Solo connettendo la rabbia di tutt* coloro che sono chiamat* a pagare i costi di questa crisi possiamo individuare quelli che sono i nostri sogni ed i nostri bisogni, soddisfacendoli tramite pratiche di solidarietà, riappropriazione, mutuo soccorso.

Perchè schifati dal distante teatrino di una classe politica votata a sbrigare solo i propri interessi, e quelli degli amici…

Abbiamo capito che anche noi dobbiamo fare i nostri.

Vogliamo casa e utenze anche se non possiamo permetterci affitti e bollette, vogliamo un servizio di trasporto pubblico accessibile così come scuola ed università libere, critiche e gratuite. Non vogliamo più questo modello di sviluppo iniquo ed ingiusto.

PERCHE’ QUELLO CHE VOGLIAMO E’ UNA SOLA ED UNICA GRANDE OPERA: CASA – REDDITO – DIGNITA’ PER TUTT*…

CI RIPRENDIAMO PRESENTE E FUTURO, ROMPIAMO OGNI COMPATIBILITA’, BLOCCHIAMO TUTTO!

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