Magazzino 47

CORTEO ANTIFASCISTA E ANTAGONISTA

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977598_606071399411488_1945388947_o28 maggio 1974 – 28 maggio 2013
E’ SEMPRE RESISTENZA!

Sono passati 39 anni da quel 28 maggio 1974 quando la bomba neofascista esplose in Piazza della Loggia, durante un comizio antifascista indetto dai sindacati confederali e dal comitato unitario antifascista; ordigno che uccise 8 persone e ne ferì 102. Una strage, come le altre che caratterizzarono la “Strategia della tensione” con cui lo Stato voleva colpire a morte i movimenti anticapitalisti e antifascisti che in quegli anni mettevano in seria discussione il potere costituito. Alcuni colpevoli hanno avuto l’assoluzione proprio l’anno scorso e la maggior parte di questi non sono mai stati indagati; del resto non ci siamo mai fatti illusioni e non speriamo nella giustizia dei tribunali di Stato, la storia ha già decretato i colpevoli: la strage, come quella di piazza Fontana e tutte le altre di quegli anni, fu fascista, di Stato e della Nato.

Nel 2013 le lotte che erano in piazza quel mattino, proseguno. Siamo ormai al quinto anno di crisi globale e l’uscita da questa sembra solo un miraggio del neoliberismo che intanto continua a far pesare sulle fasce più povere politiche di austerity, tagli, sacrifici. Il “nuovo” governissimo PDL – PD non è altro che la conferma di questa rotta distruttiva per le condizioni di vita di student*, precar*, migrant*, disoccupat* o per chi con i denti difende il proprio territorio dalle speculazioni e dall’inquinamento.

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“LA CACCIATA DI SILVIO”. Riflessioni a margine

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berluA margine. Ma soprattutto dai margini.

Perchè se la narrazione mediatica e politica ha repentinamente delimitato la contestazione al leader Pdl Silvio Berlusconi alla manifestazione dei “soliti centri sociali”, a noi sembra, oltre che una bugia, più che altro una comoda semplificazione; proviamo dunque a cogliere, almeno in parte, la complessità di quanto accaduto con un paio di riflessioni.

Dicevamo “dai margini” perchè la piazza che ha coperto di fischi la cricca di Berlusconi non è stata affatto quella descritta, come del resto spesso accade: è fuori di dubbio che molti di noi hanno attraversato la contestazione, ma è altrettanto sicuro che nessuno l’abbia convocata né tantomeno coordinata. E’ evidente che la descrizione più comoda e facile di quanto accaduto sia allo stesso tempo la più falsa e grossolana. Troppo facile ascrivere una piazza rabbiosa, combattiva e soprattutto spontanea, oltre che partecipata da centinaia e centinaia di persone, al solito rumoroso passatempo dei ricorrenti, agitati, avventurosi e famosi giovani dei centri sociali. Chi scrive o dichiara questo (dalla stampa al sindaco Adriano Paroli), ne siamo certi, ha in realtà la situazione ben chiara.

Se così non fosse, cerchiamo di descrivere noi quella piazza.

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I VOSTRI PROFITTI INQUINANO LE NOSTRE VITE: PRIMO MAGGIO SPEZZONE ANTAGONISTA E ANTINOCIVO!

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PRIMOMAGGIOANTAGONISTAAnche quest’anno pensiamo sia importante essere in piazza il Primo maggio.
Una giornata che non deve essere una sfilata di testimonianza, ma un appuntamento di lotta ben piantato nel presente e proiettato verso un futuro tutto da conquistare, al di là della vuota ritualità.

Un presente di crisi permanente e di austerità, in cui precarietà e disoccupazione crescono, mentre una classe politica allo sbando  è sempre più distante dai problemi legati al reddito.

Un presente in cui a Brescia cresce sempre più la consapevolezza che i profitti del sistema neoliberista inquinano le nostre vite. Ed il caso PCB-Caffaro ne è solo l’esempio più noto. read more

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Solidarietà al Centro Sociale 28 Maggio

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cs28maggioEsprimiamo la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne del Centro Sociale 28 Maggio di Rovato che nella notte di sabato scorso è stato oggetto di un grave danneggiamento da parte di “ignoti”.

Ben conosciamo queste squallide pratiche, avendone subite nel corso degli anni, e non è difficile leggerne una chiara matrice fascista. Non ci hanno mai intimorito e crediamo non lo saranno nemmeno compagni e compagne del 28 Maggio.

I “fascisti del nuovo millennio” non sono poi così diversi da quelli passati: servili col potere e vili nelle pratiche.
Questo ed altri episodi, ci ricordano però che contro il fascismo non bisogna abbassare la guardia. E in questi giorni il pensiero non può che andare a Dax, di cui a breve ricorderemo amaramente il decennale dell’assassinio per mano fascista. read more

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DAX VIVE NELLE LOTTE!

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Dax_flyer2013fronte_web16.03.2013 a Milano Corteo nazionale DAX RESISTE. Antifascismo è anticapitalismo, anticapitalismo è antifascismo.

Da Brescia appuntamento alle 12.15 in Stazione FS per raggiungere il corteo con un treno collettivo.

Il 16 marzo del 2003, Dax (Davide Cesare), compagno del centro sociale O.R.So, era in giro per Milano con altri due militanti quando fuori da un bar della zona del Ticinese si trovano davanti tre neofascisti, un padre con i due figli: volano coltellate e Dax rimane a terra, morirà nel giro di pochi minuti. Il dramma però è solo cominciato e seguiranno infatti i ritardi dell’ambulanza provocati dalla polizia che bloccò le vie adiacenti e la mattanza all’ospedale San Paolo dove la polizia massacrò di botte compagni e amici accorsi ad informarsi riguardo le condizioni di Dax e dei due feriti. Dopo le violenze fisiche arrivarono le calunnie dei giornali che sorvolarono la matrice politica bollando il fatto come “una rissa fra balordi”. Noi però lo sappiamo: Dax fu ucciso perché militante antifascista e anticapitalista.

A 10 anni dalla sua scomparsa Davide Cesare vive nelle lotte che tutti i giorni portiamo avanti dalla scuola ai diritti dei migranti fino al diritto alla casa, lotta in cui Dax stesso era in prima linea e che qui a Brescia diventa sempre più importante e diffusa con i picchetti antisfratto e con le ultime occupazioni a scopo abitativo dall’hotel Sirio, all’ex Poliambulanza per arrivare all’ultima occupazione dell’Hotel Occupato in via Corsica che ospita decine di senza tetto e costituisce un nucleo per l’emergenza abitativa. E’ anche e soprattutto nell’esempio di compagni come Dax che troviamo la spinta, la forza e la passione per non cedere mai un passo sul terreno di queste lotte sociali per la giustizia, la vera libertà e dignità di tutte e tutti.

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