CONTRO PATRIARCATO E OMOFOBIA – CONTESTIAMO LE SENTINELLE IN PIEDI

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Le Sentinelle in piedi fanno riferimento teorico (e ideologico) a figure come Costanza Miriano, autrice di libri dai titoli inquietanti come per esempio “ Sposati e sii sottomessa”, “Sposala e muori per lei” o ancora “ Obbedire è meglio”.

Obbedire è meglio? Meglio di essere ammazzata per mano dell’uomo con cui hai una relazione perchè non sei abbastanza sottomessa?

Leggere titoli come questi per i tempi che corrono è vergognoso. Da Gennaio a oggi sono più di 50 le donne morte – solo in Italia – per mano di uomini, mariti, compagni, fidanzati. Lo scorso anno sono state più di 150.

Le Sentinelle in piedi, nel loro comunicato, si autoproclamano la “nuova Resistenza” e addirittura scrivono che “ogni limitazione richiama pagine di storia che nessuno di noi vorrebbe veder tornare”, una frase che allude a un’epoca fascista conclusa, ma che detta da loro suona del tutto paradossale, poiché sono le Sentinelle ad essere in prima fila contro i diritti delle persone e che al contrario vogliono rievocare, e in alcuni casi mantenere, una cultura per cui le donne debbano essere sottomesse non solo tra le mura domestiche, ma anche nella società.

Le Sentinelle ritengono che le donne di oggi non siano più femmine, in quanto donne emancipate avrebbero rinnegato la loro femminilità e il loro essere nate come esseri generatori di vita.

Non sorprende quindi che queste persone vedano nella figura di Mario Adinolfi – noto esponente della destra neofascista e omofobo che sostiene che “ La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite” – un “guru” da seguire.

Queste sono le Sentinelle in piedi, persone portatrici di ideali omofobi, sessisti e patriarcali. Persone che si credono la nuova “Resistenza”, la resistenza al male, alla tentazione, al peccato, una resistenza da loro definita altruismo. Che fomentano odio nei confronti di chi vuole esercitare la propria libertà sessuale, la libertà sul proprio corpo. Perché il male per loro è far crescere un bambino con due uomini o con due donne, il male per loro è una donna che utilizzi la pillola del giorno dopo o che esegua un’interruzione volontaria di gravidanza, per loro il male sono gli uomini e le donne che non accettano di ricoprire i ruoli a loro imposti dalla società.

Sono questi i messaggi che vedono la propria realizzazione in gesti estremi come quello compiuto a Orlando, negli Stati Uniti, la notte tra il 12 il 13 giugno scorso, provocando la morte di 50 persone.

Noi non lo accettiamo!

Non accettiamo che in tempi come questi, dove le donne vengono uccise per aver detto basta a rapporti che non volevano più, persone che portano avanti ideali che giustificano gli aguzzini di queste donne scendano in piazza a fare veglie del silenzio. Noi non accettiamo questo loro finto silenzio che promuove valori retrogradi come la cultura patriarcale, che giustifica e legittima i gesti di questi uomini figli del patriarcato.

Noi non vogliamo che le istituzioni espongano drappi rossi per “commemorare” le vittime dei femminicidi, non vogliamo leggi che limitino la libertà della donna per renderla sicura.

Noi vogliamo che venga abbattuta la cultura patriarcale, vogliamo che la stampa riconosca che non sono uomini in preda a raptus, ma che sono uomini cresciuti con valori patriarcali, vogliamo libertà di scegliere sulle nostre vite e autodeterminazione sui nostri corpi.

SABATO 2 LUGLIO 2016 ORE 16.00

PIAZZA VITTORIA, BRESCIA

PER IL DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE DI TUTTE E TUTTI, CONTESTIAMO LE SENTINELLE IN PIEDI – RESPINGIAMO PATRIARCATO E OMOFOBIA

C.S.A. MAGAZZINO 47

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