Magazzino47 occupa ancora per difendere gli spazi sociali

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Quello che la città si aspettava, annunciato da giorni in una conferenza del csa Magazzino 47, discusso da altrettanto tempo, e vietato con un dispositivo di sicurezza incredibile da parte della questura, era un corteo. Alle 16.30 di sabato 17 dicembre, molte persone, in effetti, cominciano a concentrarsi in Piazza Rovetta dove le forze dell’ordine chiudono le vie d’uscita con diversi blindati e transennano la zona per bloccare un eventuale tentativo di partire verso il cuore del centro città.
Contemporaneamente un gruppo altrettanto numeroso di attivisti di Magazzino 47 entra improvvisamente nell’edificio di Via Cavallotti, a pochi metri dal “salotto buono” di Brescia, c.so Zanardelli, vecchia sede sportiva della “Forza e Costanza” abbandonata ormai da anni. E’ un nuovo spazio che viene liberato e restituito alla città, il secondo nel giro di pochi giorni, a dimostrazione che il centro sociale mantiene le promesse: in settimana, dopo la mobilitazione di sabato scorso, non c’è stato alcun tipo di apertura da parte dell’amministrazione comunale, dunque Magazzino 47 è tornato nelle strade per difendere il proprio diritto di esistere.

Alla notizia della nuova occupazione il concentramento in Piazza Rovetta si è sciolto, con l’invito a raggiungere lo spazio, dove nel giro di mezz’ora si contano più di duecento persone, e davanti al quale i passanti rimangono incuriositi, entrando qualche volta a sbirciare. A parte aver sfidato i divieti della questura, aver dimostrato alla giunta pdl-lega-udc che non sarà affatto facile mettere le mani sul centro sociale Magazzino 47, l’occupazione, avvenuta solo una settimana dopo quella dell’ex Cinema Astra, ha nuovamente ribadito la pretesa di una trattativa seria che abbia un mandante politico, la richiesta di un incontro immediato con la proprietà dell’immobile che da diciotto anni è sede del centro sociale. Questo dopo aver nuovamente smascherato la volontà tutta politica di una giunta che rifiuta ogni mediazione, che si aggrappa ancora alla morosità pretestuosa dopo l’annuncio della disponibilità a saldare il pregresso. Quella di Via Cavallotti è stata un’occupazione simbolica, destinata a concludersi in serata. Nonostante questo fino alle 20.00 la presenza è stata numerosa, lo spazio, abbandonato da troppi anni al degrado, tra appalti e speculazione, ha ripreso vita, ha ospitato un pomeriggio di autogestione tra musica, assemblee continue, volantinaggi e speakeraggi. Senza risposte…Appuntamento al prossimo Sabato!

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