TRENORD: INEFFICIENZA A PAGAMENTO E… RAZZISMO!

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Sabato 14 settembre, su un treno regionale Trenord Brescia – Milano, si è verificato un grave episodio di razzismo. Una ragazza bresciana figlia di genitori originari del Marocco è stata prima offesa da una controllora, poi aggredita da un passeggero.

La ragazza stava viaggiando, sola, dalla stazione di Brescia in direzione Milano. Al momento del controllo dei titoli di viaggio, una controllora di Trenord ha invitato a scendere dal treno la sua vicina di posto, una donna dalla pelle bianca sprovvista del biglietto. “Ora anche chi è meno sospettabile non ha il biglietto…”, il commento della controllora che si è volontariamente fatta sentire da tutti i passeggeri del vagone. Dopo questa affermazione, la ragazza ha chiesto al pubblico ufficiale cosa intendesse e quale categoria di persone, invece, fosse “sospettabile”. Dopo un imbarazzato e goffo giro di parole (della serie “non sono razzista, ma…”), la dipendente dell’azienda del trasporto ferroviario ha svelato cosa intendesse: “da quelli color caffè-latte”. Di fronte al disappunto della ragazza, la controllora ha dunque tentato di aggiustare il tiro, peggiorando e aggravando ulteriormente il contenuto. Ha spiegato, infatti, di non riferirsi a “quelli come te”, bensì agli “zingari” (“ma non posso dire la parola zingari, se no mi licenziano” cit.), colpevoli di chiedere l’elemosina sui treni.

La controllora si è poi allontanata dal vagone, ma è a questo punto che il suo comportamento ha innescato la reazione – ancora più violenta – di un passeggero. Un uomo, infatti, si è avvicinato alla ragazza e le ha ripetuto più volte le frasi: “Puttana, fai il biglietto… Torna al tuo paese, risorsa boldriniana…”. Alla risposta “guardi che io il biglietto ce l’ho, e comunque sono nata qua”, ma soprattutto davanti al tentativo della ragazza di riprendere ciò che le stava accadendo tramite la fotocamera dello smartphone, l’uomo l’ha aggredita fisicamente, strappandole le cuffiette dalle quali stava ascoltando la musica e iniziando a picchiarla, sferrandole numerosi schiaffi nella quasi totale indifferenza dei passeggeri presenti sul vagone. Solo due passeggeri, dopo numerosi colpi inferti, sono intervenuti allontanando l’aggressore.

Dopo l’aggressione, la controllora – che nel frattempo si era allontanata – non contenta di quanto già affermato in precedenza, ha apostrofato la vittima rivolgendosì così a lei: “Ringrazio il Signore che ti ha dato una lezione, perchè il tuo buonismo non porta da nessuna parte…”.

Non si tratta del primo episodio di razzismo sui treni Trenord e non è la prima volta che dipendenti dell’azienda si rendono protagonisti di esternazioni discriminatorie nei confronti di passeggeri da loro ritenuti evidentemente meno meritevoli di rispetto. Si tratta di una delle troppe mancanze di rispetto da parte di Trenord nei confronti dei pendolari: parliamo, infatti, di un’azienda capace di far pagare – e non poco – un servizio a dir poco scadente, tra ritardi e mezzi spesso guasti o fatiscenti, a chi vuole o deve spostarsi in treno per andare al lavoro, a scuola o in università e non si può permettere di viaggiare con l’Alta Velocità. Come se non bastasse, alcuni dipendenti dell’azienda si permettono di riservare trattamenti discriminatori ai passeggeri.

VERGOGNA! BASTA RAZZISMO! TRENORD PENSI A OFFIRE UN SERVIZIO ALL’ALTEZZA DEI SOLDI CHE CHIEDE AI PENDOLARI!

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