Read Time:3 Minute, 15 Second
Primo maggio
FERMARE LA GUERRA SUBITO!
Solidarietà – autodeterminazione – giustizia sociale e climatica
DOMENICA 1 MAGGIO 2022
appuntamento alle ore 9 in Piazza Garibaldi, #Brescia
Adesioni attuali: CSA Magazzino47 – Associazione Diritti per tutti – COBAS Brescia – CUB Brescia – Brescia per Mediterranea Saving Humans – Fridays For Future Brescia
(Per aderire contattateci in DM o all’indirizzo mail info@magazzino47.org)
Una drammatica pandemia ancora in corso, che certo non finisce per decreto governativo. Il diffondersi di condizioni di vita e lavoro segnate da impoverimento, precarietà, ritmi estenuanti.
Una crisi climatica prossima all’irreversibilità.
E adesso, di nuovo anche in Europa, una guerra devastante, scatenata a febbraio dall’aggressione militare del regime autocratico russo contro le popolazioni ucraine.
Una guerra alimentata dalle divergenti strategie di dominio geopolitico delle grandi potenze, anche occidentali, mosse tutte da interessi economici capitalistici.
Una guerra che potrebbe persino diventare nucleare. E che alle porte di Brescia avrebbe uno dei primi target da colpire: la base di Ghedi, munita di bombe atomiche USA in piena efficienza.
Il mondo in cui viviamo – governato secondo le priorità imposte dal sistema neoliberista, dalla sua insaziabile bulimia di profitto per pochi – è più che mai pericoloso e ingiusto. Le sue classi dirigenti sociali e politiche non sembrano in grado di risolvere crisi e squilibri, danno anzi l’idea di esserne causa. Ne ricavano anche privilegi, mentre scaricano su milioni di persone sfruttamento, sofferenza, morte, fino a mettere a repentaglio l’esistenza stessa della specie umana.
Con la guerra voluta da Putin, poi cavalcata da Biden e buona parte dell’Unione europea – il cui costo peggiore pagano come sempre le classi popolari (qui per ora “solo” con un ulteriore aumento di inflazione e caro-vita) – veniamo chiamati da ogni parte al nazionalismo e alla contrapposizione frontale al nemico. Anche stavolta chi governa – in Russia ma anche in Italia e in occidente – risulta essere parte del problema. Non la soluzione.
La ricchezza che produciamo non può essere bruciata in guerra e nelle spese militari, che invece i Paesi Nato, Italia compresa, hanno appena deciso di incrementare fino al 2 per cento dei rispettivi PIL. Esigiamo che le risorse economiche siano impiegate in altri modi: per migliorare condizioni di lavoro e salari, per la continuità del reddito, per il diritto alla casa, per la sanità, la scuola, il welfare pubblici.
Per la giustizia climatica e ambientale. Per un’urgente svolta ecologica radicale, senza che i costi vengano addebitati alle classi popolari. Per una rapida messa al bando dei combustibili fossili, il cui utilizzo oggi è pure fonte di finanziamento, da parte della stessa Europa occidentale, dell’aggressione russa in Ucraina. È il momento di porre fine agli enormi profitti delle multinazionali energetiche e dunque agli insostenibili aumenti delle bollette di luce e gas.
Fermare la guerra subito! Per una soluzione politica e non militare che metta fine al conflitto armato, all’invasione russa e alle pericolose manovre belliciste della NATO foriere di possibili escalation.
No agli imperialismi e ai nazionalismi. Per l’autodeterminazione e la democrazia dal basso ovunque!
Solidarietà alle popolazioni civili che resistono all’oppressione nell’Ucraina invasa, in Russia e in tutto il mondo. E che in ogni caso sono il principale bersaglio della guerra.
Sostegno e corridoi umanitari per chi fugge dalla guerra, libertà di movimento per chiunque, senza più discriminazioni per età, sesso biologico, genere, provenienza geografica, “etnia”, colore!
No alle narrazioni uniche, alla militarizzazione del discorso pubblico e dell’informazione, della politica economica, della società.
Per un’Europa indipendente e non subordinata agli Stati Uniti. Per un’Europa e per un mondo di pace e diritti sociali universali, liberi da guerra, nazionalismo, patriarcato, razzismo, sfruttamento.
Vogliamo vivere. Vogliamo giustizia e futuro.
Dopo il corteo, dalle ore 13, pranzo di raccolta fondi per le spese processuali della campagna “60MILA VOLTE ANCORA” al Magazzino 47. I posti per il menù completo sono già esauriti, ma ci sarà la possibilità di sostenere la campagna, mangiare un boccone e passare una giornata in compagnia anche per chi si unirà all’ultimo momento!