Questa mattina un corteo deciso a portare nelle strade di Brescia i molti no al referendum costituzionale, che si stanno moltiplicando in tutta la penisola, ha sfilato per le vie della città contestando la presenza della ministra Boschi. Studenti, precari, disoccupati occupanti di case e inquilini resistenti hanno comunicato con le molte persone presenti ai margini del corteo spiegando i motivi per cui sarà importante votare no al referendum del 4 dicembre. Il piano casa, il jobs act, la riforma della buona scuola sono tasselli che compongono l’ariete attraverso il quale il governo Renzi sta scardinando e saccheggiando i diritti conquistati in anni di lotte. Gli obiettivi sono la creazione di studenti pronti a diventare merce per le grandi aziende, l’attacco alle condizioni di vita dei lavoratori e la necessità di fermare le lotte per la casa favorendo speculazioni e grandi immobiliaristi. Il referendum costituzionale è un tassello fondamentale del disegno renziano e rappresenta la necessità di rendere governabile, a favore di banche e multinazionali, il nostro paese continuando ad imporre misure d’austerità.
Come sempre accade la polizia targata PD non ha esitato a schierare centinaia di uomini a difesa della sua ministra transennando tutte le vie che portavano allo spot referendario voluto dal governo. Il corteo ha deciso di non accettare la militarizzazione della propria città e come risposta ha ricevuto le manganellate democratiche che ben rappresentano lo spirito di questo PD. Con decisione la manifestazione è comunque riuscita ad avanzare e a dare vita a una giornata di lotta per le vie di Brescia.
Lunedì Renzi sarà di nuovo in città per l’ennesima tappa della sua propaganda. Noi saremo di nuovo in strada per ribadire il nostro NO alla riforma costituzionale e alle politiche del governo.
Rimanete sintonizzati per i prossimi appuntamenti del NO sociale!