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La rivoluzione delle donne. Incontro con Maria Eddi Marcucci
5 Marzo 2019 • 20:30 - 22:00
MARTEDI’ 5 MARZO 2019
ore 20.30 – CSA MAGAZZINO 47 – via Industriale, Brescia
“LA RIVOLUZIONE DELLE DONNE IN SIRIA DEL NORD”
Incontro pubblico con Maria Edgarda Marcucci, Eddi, ex combattente internazionale nelle Ypj (Unità di protezione delle donne) in Rojava.
Verso lo sciopero internazionale femminista dell’8 marzo, un’opportunità per aggiornarsi su quanto sta accadendo in Siria ance in queste settimane ma soprattutto per conoscere la Rivoluzione confederale della Federazione della Siria del nord (Rojava) e il suo progetto di società realmente democratica, ecologista e femminista, fondata sulla convivenza pacifica tra i popoli del Medio Oriente, sulla libertà della donna e il suo ruolo attivo in ogni ambito di vita.
Eddi – dopo aver conosciuto la rivoluzione con una delegazione civile con la quale ha realizzato un reportage – è stata la prima ragazza italiana ad arruolarsi nelle Unità di protezione delle donne della Siria del nord (le YPJ, che insieme alle unità di protezione popolare YPG costituiscono le forze di autodifesa della Rivoluzione), tra le fila delle quali ha combattuto per diversi mesi contro gli islamisti e oscurantisti di Isis e di altre bande jihadiste presenti in Siria, contribuendo attivamente alla difesa della Rivoluzione.
Per questo, contro Eddi e altri 4 attivisti torinesi che si sono recati in Siria del nord per supportare questo progetto di società e per contrastare la società islamista, fascista, oscurantista e patriarcale che le milizie jihadiste di Isis vorrebbero imporre, la Procura di Torino (con l’appoggio della Questura) ha chiesto l’applicazione della misura ultra repressiva e liberticida della sorveglianza speciale. Si tratta di un provvedimento che risale al codice Rocco (legge del ventennio fascista) e che può essere comminato senza un vero e proprio processo, in quanto non esiste alcuna vera e propria accusa. L’unica accusa è quella di una presunta “pericolosità sociale”. Eddi, Davide, Jacopo, Jak e Paolo sarebbero socialmente pericolosi perchè hanno combattuto contro Isis in Siria.
L’incontro, dunque, sarà anche occasione per ribadire la nostra solidarietà con i 5 e con tutti i popoli in lotta.
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