Dopo la Carta di Lampedusa: prospettive e mobilitazioni

Dopo la Carta di Lampedusa: prospettive e mobilitazioni
Dal 31 gennaio al 2 febbraio 2014 numerose associazioni e collettivi antirazzisti si sono trovati sull’isola per scrivere la CARTA DI LAMPEDUSA, strumento per disegnare insieme la geografia di un’Europa fondata su una nuova mappa dei diritti.

L’idea di un incontro sull’isola è nata per dire basta alle stragi del mare i cui mandanti sono le leggi sull’immigrazione italiane ed europee. Per questo la Carta esprime una forte radicalità politica: farla finita con la legge Bossi/Fini, col trattato di Dublino che regola il diritto di asilo, con la militarizzazione del mar Mediterraneo, con i lager per stranieri.

Le diverse realtà mediterranee si sono confrontate nelle differenze in nome di obiettivi comuni ed hanno dato vita alla Carta come strumento pratico in nome del quale mobilitarsi sui territori per rendere concrete le libertà che vogliamo vivere. Libertà imprescindibili che mettono al primo posto le persone, la loro dignità, i loro desideri e le loro speranze, un diritto che nessuna istituzione oggi riesce a garantire, un diritto da difendere e conquistare, il diritto alla libertà di scelta e all’autodeterminazione di tutt* e per tutt*.

A Brescia tutto ciò si traduce nella pratica delle lotte quotidiane per il diritto all’abitare, per l’ottenimento della residenza, per la libertà di movimento, per i permessi di soggiorno subito (dopo anni di attesa), per i diritti legati al lavoro, per il reddito garantito, per il diritto a vivere in una città sana.

L’Associazione Diritti per Tutti invita al racconto della 3 giorni a Lampedusa, a discuterne la restituzione a Brescia nelle iniziative e nelle lotte per affermare i diritti di ogni persona

venerdì 21 febbraio ore 18.00 presso il centro sociale Magazzino 47

via Industriale, a Brescia

Non mancare!

A seguire buffet multisapore a sottoscrizione libera